Banks Maya - 2015 - Tienimi by Banks Maya

autore:Banks Maya [Banks Maya]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858962077
editore: HarperCollins Italia
pubblicato: 2017-01-18T23:00:00+00:00

20

«No!» tuonò una roboante voce maschile.

Ari trasalì, colta di sorpresa al punto che le cedettero le ginocchia. Barcollò, inciampando, e stese le mani per aggrapparsi allo schienale di uno degli sgabelli davanti al bancone della cucina per non cadere e finire di faccia sul pavimento. Le sembrava che stesse per esploderle il cuore per lo spavento provocato dal ringhio di Caleb.

Si girò di scatto, con la gola stretta dall'ansia, e vide che Caleb, Beau, Zack, Dane ed Eliza erano entrati in cucina nell'istante preciso in cui aveva rivolto timidamente la sua richiesta a Ramie. Aveva i battiti accelerati e l'adrenalina che le scorreva tanto rapidamente nelle vene da provocarle un capogiro. Vacillò di nuovo e Ramie accorse a cingerle la vita per aiutarla a riprendere l'equilibrio, sorreggendola mentre fulminava il marito con lo sguardo.

Caleb vibrava per la furia a stento trattenuta. Il corpo era percorso da un fremito di rabbia, gli occhi scintillavano come quelli di una belva. Ari fece istintivamente un passo indietro e Ramie lasciò ricadere il braccio mentre Ari fuggiva. Però sbatté contro il bancone della penisola e si sentì in trappola; non poteva sfuggire all'ira di Caleb.

Deglutì a vuoto, incapace di reagire, di formulare una qualsiasi risposta o persino di scusarsi. Era paralizzata dal panico che le strizzava lo stomaco.

«Perché cerchi di manipolare emotivamente mia moglie pur sapendo che subisce le pene dell'inferno quando usa i suoi poteri per localizzare le vittime di rapimento?»

Ari strinse forte i pugni, mortificata. Se avesse potuto si sarebbe rimangiata quello che aveva detto, anzi, non avrebbe mai messo piede nella sede della Devereaux Security. Fino a qualche istante prima si sentiva al sicuro, protetta dalla consapevolezza che Beau avrebbe vegliato su di lei e avrebbe trovato i suoi, ma ora era in preda all'angoscia più nera e il suo unico desiderio era di andare via da lì il prima possibile.

Si spostò di lato, lanciando un'occhiata al corridoio che conduceva alle camere. Uscendo dalla cucina, a sinistra, c'era una porta che conduceva al soggiorno. Era la sua unica via di fuga.

In città c'erano altre ditte specializzate in sicurezza e sorveglianza. Aveva cercato quella dei fratelli Devereaux solo perché era il nome che le aveva dato suo padre. Se avesse agito in autonomia, avrebbe anche potuto assumere un investigatore privato oppure semplicemente rivolgersi alla polizia. A ben pensarci, era ciò che avrebbe dovuto fare subito dopo la scomparsa dei suoi.

Superò l'ostacolo degli sgabelli e si lanciò verso il corridoio come un cerbiatto spaventato, ma un braccio forte l'afferrò alla vita e la strinse contro un corpo così solido che sembrava fatto di marmo. Ari si girò, pronta a lottare per dibattersi. Due sgabelli levitarono e vennero scagliati contro il suo aggressore.

«Dannazione, Ari, sono io, Beau! Piantala, quelle sedie fanno male, rimettile a terra.»

La sua voce si fece largo in mezzo al panico che le ottenebrava la mente e Ari dominò a forza l'impulso di scappare, nonostante il desiderio di trovarsi dovunque fuorché lì fosse fortissimo. Si irrigidì, bloccandosi di colpo, e gli sgabelli caddero a terra rotolando.

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